La Scola di Vimignano

Questo borgo è uno dei migliori esempi di conservazione dell'Appennino Bolognese. La maggior parte degli edifici è sorta tra il XV ed il XVI sec. nel periodo in cui in questa zona passava il confine tra i possedimenti bizantini di Ravenna e i Longobardi provenienti da Pistoia; lo stesso nome del borgo potrebbe derivare dalla radice germanica skulk che indica posti di guardia e avamposti militari. Nella parte bassa del borgo è presente un cipresso ultracentenario dichiarato monumento arboreo posto sotto la tutela dei Beni Culturali.
La famiglia Parisi è rimasta unica proprietaria del borgo fino al '700; ancora bellissimo è il portone in noce massiccio e borchie di ferro con feritoie ai lati dalle quali si sparava con gli archibugi ai nemici.
Sulla porta di Casa Parisi è riportata la frase "hostum non hostium" datata 1638; sono graditi gli ospiti ma non i nemici.
Oratorio di S.Rocco, datato 1481.




"In una casa su un arco di finestra murata si può vedere il racconto per simboli più esteso di tutto l'Appennino: un racconto bene augurale di fecondità, felicità (semisfere, sole inscritto nel cerchio) di vita sempre rinnovata (salamandra) nella fedeltà alla parte della Chiesa, raffigurata nelle chiavi decussate che tutto sovrastano." (Paolo Guidotti, 1984)



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